STUDIO ANSALDI S.R.L.

ELABORAZIONI CONTABILI PER LE AZIENDE

CORSO PIAVE 4 – 12051 ALBA  (CN)  Tel. 0173.296.611

         

Spett.le Azienda

                                                                                             

                                                                                             

 

 

ALBA, lì 24 dicembre 2009

 

 

OGGETTO: Inventario e valutazione delle rimanenze di magazzino di fine anno.

 

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, per le aziende si rende necessario provvedere alla valutazione delle giacenze di magazzino relativamente a merci, materie prime, semilavorati, prodotti in corso di lavorazione, lavori e servizi in corso su ordinazione e prodotti finiti esistenti alla data del 31 dicembre 2009 presso i magazzini, depositi, o eventuali unità locali, ovvero di proprietà dell’azienda, anche se presso terzi (per esempio in conto deposito o in conto lavorazione).

 

Tale valutazione di fine anno è finalizzata alla verifica della corrispondenza tra le giacenze effettive e le risultanze contabili e viene effettuata in base alle risultanze della contabilità di magazzino ovvero in base al conteggio fisico (inventario di fatto), da effettuarsi alla data del 31/12, con riferimento del bilancio annuale. Si ricorda che sono invece esclusi dall’inventario i beni ricevuti in deposito, lavorazione o visione (di proprietà di terzi), che troveranno indicazione tra i conti d’ordine.

 

Si invitano pertanto i sigg.ri Clienti a redigere l’inventario di magazzino con riferimento alla situazione esistente al 31/12/2009 nel quale dovranno essere indicate le giacenze su apposita distinta analitica, valutate secondo i criteri esposti nelle allegate tabelle.

 

In merito alla valutazione si forniscono le seguenti precisazioni:

a)      nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori; il costo di produzione comprende tutti i costi direttamente imputabili al prodotto e può comprendere anche altri costi per la quota ragionevolmente imputabile; i costi di distribuzione non possono essere computati nel costo di produzione;

b)      il costo dei beni fungibili (beni di massa la cui rimanenza non è identificabile rispetto ad un particolare acquisto) può essere calcolato con il metodo della media ponderata ovvero con quello Lifo o Fifo;

c)      gli esercenti attività di commercio al minuto che adottano il metodo del prezzo al dettaglio, potranno compilare una distinta di tutte le merci in rimanenza, la cui somma dei prezzi di vendita, scorporata della percentuale di ricarico, determinerà il valore delle rimanenze.

 

Data l’importanza dell’adempimento, si invitano i gentili Clienti a redigere l’inventario con la massima cura e precisione; il dettaglio delle rimanenze dovrà esserci restituito ed esibito su richiesta dell’Amministrazione Finanziaria in occasione di accessi, ispezioni e verifiche.

 

Lo Studio rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento. Cordiali saluti.

 

Studio Ansaldi srl

Allegato:

- foglio per la valutazione delle rimanenze.

 

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